Viscotta Sanfeliciana

Anche San Felice Circeo ha la sua versione di un tradizionale lievitato pasquale popolare in tutta Italia: la Viscotta. Si tratta di un “pane di Pasqua”, un lievitato dolce che si sposa bene sia con creme alla nocciola e marmellate, sia con la corallina, un salame a grana grossa.

 

LA VISCOTTA SANFELICIANA

La Viscotta è il nome della versione sanfeliciana di un tipico lievitato pasquale diffuso in tutta Italia; è un dolce povero, le sue  origini vengono dalla tradizione culinaria popolare, infatti, la sua ricetta contiene ingredienti semplici lavorati con pazienza e dedizione.

La forma è quella di un filoncino di pane dalla crosticina lucida e scura e dalla mollica gialla, per via delle uova. Durante il periodo pasquale il dolce veniva regalato anche ai bambini, ma con una forma diversa: se donato ai mascietti era una pupa, mentre per le femminucce diventava ju cellitte.

Oggi questo lievitato si inserisce perfettamente tra le leccornie della tipica colazione della mattina di Pasqua, ma è così amato che ogni momento è buono per mangiarne una fetta.

Nei paesi limitrofi esistono varie versioni di questo dolce, ad esempio a Terracina c’è il Tortolo Terracinese, molto simile, ma dalla forma tonda. Anche a Gaeta la forma del dolce è tonda, ma viene ricoperto di gassa e zuccherini colorati, mentre in ciociaria viene chiamato Pigna dolce, ha una forma tonda o di ciambella ed è glassato.

VISCOTTA SANFELICIANA: RICETTA

Come abbiamo già detto esistono tante versioni della ricetta della viscotta, ogni famiglia custodisce “gelosamente” la sua e la tramanda di generazione in generazione. Io ho quella della mia bisnonna Ines, che era produttrice di viscotte a livello agonistico, l’ho provata e la propongo qui, ma solo per i più temerari!

Prima di iniziare vi consiglio di leggere con attenzione il procedimento e calcolare i biblici tempi di lievitazione.

INGREDIENTI (per 2 viscotte)

Per la biga
220 g di farina (io ho fatto 110 g di farina 00 e 110 g di farina manitoba, ma non è indispensabile)
120 g di acqua
4 g di lievito di birra fresco

Per l’impasto
6 uova
la biga
400 g di zucchero
5 g di lievito di birra fresco
40 g di burro o strutto
1 limone
1/2 bicchierino di sambuca o anice
Semi di anice a piacere
Farina q.b. (tra 600 e 800 g)

PROCEDIMENTO

Ore 20:00 – impastiamo la biga. Sciogliere il lievito nell’acqua e mescolarlo velocemente alla farina. Coprire l’impasto ottenuto con la pellicola e lasciar lievitare 12 ore (sì, proprio dodici ore)

Ore 08:00 – impasto della viscotta. Possiamo procedere sia a mano che con la planetaria, l’importante è essere delicati e non esagerare con la farina. L’impasto deve risultare morbido e piuttosto appiccicoso e in questo la planetaria ci aiuta molto.

Per lavorare l’impasto con la planetaria: prendere il lievitino, metterlo nella ciotola della planetaria, aggiungere 2 uova e avviare la macchina a velocità 1. Una volta incorporate le uova, unire un po’ di zucchero e far incorporare e continuare ad unire uova e zucchero fino ad esaurimento.
Sciogliere il lievito in poca acqua e aggiungerlo all’impasto.
Unire il burro fuso , la sambuca, la scorza del limone e i semini di anice.
A questo punto si può incorporare la farina setacciata (io ho fatto un mix di manitoba e farina 00). Vi consiglio di iniziare con 600 g di farina e eventualmente aggiungerla. L’impasto deve essere molto morbido e appiccicoso.

Una volta ottenuta una massa lucida, coprire con la pellicola e mettere a lievitare in un luogo caldo per 28-30 ore, ma a seconda della temperatura potrebbe volerci di più.

Per lavorare l’impasto a mano: setacciare 600 g di farina e disporla a fontana, se avete paura che versi impastare in una ciotola capiente. Al centro mettere le uova e lo zucchero e iniziare a mescolare. Una volta amalgamati unire il lievito sciolto in poca acqua e amalgamate bene.

Aggiungere il burro fuso, la sambuca, la scorza del limone e i semini di anice, incorporare la farina, se necessario aggiungerne altra, e aggiungere la biga. Lavorare l’impasto fino ad ottenere una massa uniforme e mettere a lievitare in un luogo caldo per 28-30 ore.

Ore 14:00 – formiamo le viscotte. Se l’impasto è ben lievitato si può procedere a formare i filoncini. Adagiare l’impasto sul piano da lavoro precedentemente unto e lavorarlo delicatamente per ridargli consistenza. Lasciar riposare 30 minuti, poi formare i filoncini e disporli nelle teglie.

A questo punto siamo alla lievitazione finale che richiede circa 8-10 ore.

Ore 22:00 – inforniamo le viscotte. Preriscaldare il forno a 160/170° e, nel frattempo, spennellare la superficie dei filoncini con un uovo battuto, per lucidare. Infornare per 30-35 minuti.

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fabrizio

One comment on “Viscotta Sanfeliciana

  1. Anna on

    Ho fatto per due volte questa ricetta ma l’impasto non lievita! Che peccato, tutti gli ingredienti sprecati così…seguendo tutto alla lettera il risultato è stato di una viscotta “ammazzita” (termine sanfeliciano) anche se il gusto è buono ma la lievitazione non è giusta.

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