Il Carciofo di Sezze fiore all’occhiello dei Monti Lepini

La provincia pontina è ormai conosciuta in tutta Italia e oltre per una filiera agroalimentare di altissimo livello, che ovviamente con la bonifica delle paludi ha moltiplicato le sue potenzialità ma che anche prima era ricca di storia e tradizioni che vanno indietro nel tempo anche fino all’epoca romana con il moscato di Terracina per esempio.

Una conoscenza così ancestrale dei prodotti della terra porta a lavorazioni, trattamenti e metodi fortemente specializzati che permettono ai prodotti tipici locali di avere un gusto inconfondibile, una qualità che non è facile trovare altrove.

Tra questi c’è sicuramente il carciofo romanesco meglio conosciuto come carciofo di Sezze, uno dei primi prodotti italiani ad essere tutelato a livello europeo dal marchio IGP.

Le caratteristiche del carciofo romanesco

È sicuramente il clima mite e la posizione del Monti Lepini a ridosso del mare che permettono al carciofo di crescere rigoglioso in questa zona. La semina avviene tra agosto e ottobre e la raccolta tra marzo e aprile. Il carciofo romanesco si distingue dalle altre qualità per le dimensioni maggiori, arrivano a un diametro di circa 10 cm, hanno una forma arrotondata e le foglie verdi tendenti al violaceo, non ha spine né peluria e il suo sapore è più deciso ma dolce. Ha altissime proprietà nutrizionali è ricco di sodio, potassio, fosforo, calcio e le vitamine C, K e B. Abbassa i valori di colesterolo nel sangue, facilità le attività del fegato e dei reni. Essendo ricco di fibre e anti ossidanti può essere consumato anche nelle diete e permette di prevenire malattie cardiovascolari e neoplasie.

Gli usi del carciofo

Il carciofo è protagonista assoluto di alcune ricette tipiche che i buongustai non possono non apprezzare: carciofi alla giudìa, carciofi alla romana, carciofi fritti dorati, carciofi al forno e ripieni, ma anche come contorno di carni importanti e c’è chi prepara anche delle lasagne ai carciofi o un gustoso sughetto per condire la pasta, nei castelli romani si usa farli anche alla matticella.
In realtà con i carciofi vengono realizzati anche dei liquori e vengono usati largamente anche nella cosmesi e nella fitoterapia.

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fabrizio

One comment on “Il Carciofo di Sezze fiore all’occhiello dei Monti Lepini

  1. Leandro Abbate on

    Mi chiamo Leandro, asserisco senza ombra di dubbio che i carciofi di tutto il basso Lazio sono eccellenti da Latina A Frosinone. La nostra Regione è ricca di prodotti eccellenti, in special modo di prodotti agro alimentare e quand’altro. Qualche anno fa da Voi ho acquistato le olive in salamoia direi squisite, può darsi entro l’ anno le riacquisto.
    Un cordiale saluti da un ciociaro

    Leandro Abbate

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